Astaxantina come possibile geroprotettore: basi molecolari e focus sull'invecchiamento cerebrale


Astaxantina come possibile geroprotettore: basi molecolari e focus sull'invecchiamento cerebrale
 

 

REVIEW


Negli ultimi anni l’interesse scientifico verso i composti naturali con attività geroprotettiva è cresciuto in modo esponenziale. Sulla rivista Marine Drugs è stata pubblicata un’interessante review sul ruolo dell'Astaxantina come possibile geroprotettore condotta da Ricercatori di Università Italiane in collaborazione con l’Università di Honolulu con il contributo del board scientifico di Solgar Italia Multinutrient S.p.A.

L’Astaxantina è una xantofilla ovvero un pigmento derivato dei carotenoidi presente in certi tipi di alghe e responsabile della colorazione rosa di alcuni animali acquatici (pesci e crostacei).

In virtù della sua particolare struttura chimica caratterizzata da una catena polienica lipofila centrale e gruppi di testa polari, l’Astaxantina agisce come scavenger dei radicali liberi sia nello strato interno della membrana che sulla sua superficie. Diversi studi hanno evidenziato la sua capacità nel regolare numerosi meccanismi biologici a livello cellulare, inclusa la modulazione di fattori di trascrizione e dell’attività genica. Uno dei principali fattori di trascrizione rilevanti evolutivamente conservati e modulati dall'astaxantina è il gene Forkhead box O3 (FOXO3), che è stato riconosciuto come un “controllore” critico del destino e della funzione cellulare. Inoltre, FOXO3 è uno dei soli due geni che hanno dimostrato di influenzare in modo significativo la longevità umana.

Grazie al suo tropismo per il cervello, l'Astaxantina è stata studiata come presunta molecola neuroprotettiva in diversi modelli sperimentali di danno cerebrale o neurodegenerativo.

 

CONCLUSIONI
 

Sebbene i dati sull’uomo siano limitati agli studi clinici e ad altre ricerche sui disturbi legati all’età, non sulla longevità, questa review sostiene la possibilità che l'astaxantina sia un potenziale geroprotettore.

Le proprietà geroneuroprotettive dell'Astaxantina appaiono, almeno in parte, attribuibili alla riduzione dello stress ossidativo e dell'infiammazione preservando la funzione mitocondriale neuronale.

I dati emergenti suggeriscono che l’Astaxantina può promuovere i processi di neurogenesi, aumentando i livelli del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF: brain-derived neurotrophic factor) e modulare i geni Nrf2FOXO3Sirt1 e le proteine Klotho che sono correlati alla longevità.

In conclusione, sono necessarie ulteriori ricerche, ma nel loro insieme questi meccanismi sostengono l’ipotesi di Astaxantina come candidato geroprotettore altamente promettente.
 
La principale fonte naturale di Astaxantina è l’oleoresina derivata dall’alga Haematococcus pluvialis, una micro-alga della famiglia delle Chlamydomonadacea di cui si cibano vari animali acquatici (pesce, crostacei, fenicotteri) e ai quali dona una caratteristica pigmentazione rosa. L’alga Haematococcus pluvialis è indicata come sostegno antiossidante e la sua oleoresina è approvata da EFSA (European Food Safety Authority) come ingrediente novel food ammesso nella formulazione di integratori alimentari. Per le persone sopra i 14 anni è consentita un’integrazione fino ad un massimo di 8 mg di astaxantina al giorno.
 
Referenze
Sorrenti V et al. Astaxanthin as a Putative Geroprotector: Molecular Basis and Focus on Brain Aging. Marine Drugs. 2020 Jul 5;18(7):351. https://www.mdpi.com/1660-3397/18/7/351


 

con il contributo di:
Solgar Italia Multinutrient S.p.A.

https://www.solgar.it/