CONCLUSIONI
Sebbene i dati sull’uomo siano limitati agli studi clinici e ad altre ricerche sui disturbi legati all’età, non sulla longevità, questa review sostiene la possibilità che l'astaxantina sia un potenziale geroprotettore.
Le proprietà geroneuroprotettive dell'Astaxantina appaiono, almeno in parte, attribuibili alla riduzione dello stress ossidativo e dell'infiammazione preservando la funzione mitocondriale neuronale.
I dati emergenti suggeriscono che l’Astaxantina può promuovere i processi di neurogenesi, aumentando i livelli del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF: brain-derived neurotrophic factor) e modulare i geni Nrf2, FOXO3, Sirt1 e le proteine Klotho che sono correlati alla longevità.
In conclusione, sono necessarie ulteriori ricerche, ma nel loro insieme questi meccanismi sostengono l’ipotesi di Astaxantina come candidato geroprotettore altamente promettente.
La principale fonte naturale di Astaxantina è l’oleoresina derivata dall’alga Haematococcus pluvialis, una micro-alga della famiglia delle Chlamydomonadacea di cui si cibano vari animali acquatici (pesce, crostacei, fenicotteri) e ai quali dona una caratteristica pigmentazione rosa. L’alga Haematococcus pluvialis è indicata come sostegno antiossidante e la sua oleoresina è approvata da EFSA (European Food Safety Authority) come ingrediente novel food ammesso nella formulazione di integratori alimentari. Per le persone sopra i 14 anni è consentita un’integrazione fino ad un massimo di 8 mg di astaxantina al giorno.
Referenze
Sorrenti V et al. Astaxanthin as a Putative Geroprotector: Molecular Basis and Focus on Brain Aging. Marine Drugs. 2020 Jul 5;18(7):351. https://www.mdpi.com/1660-3397/18/7/351
con il contributo di:
Solgar Italia Multinutrient S.p.A.
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