La vitamina D è un pro-ormone liposolubile, essenziale per molti processi biologici, tra cui l'omeostasi osseo-minerale, la regolazione della funzione immunitaria innata e adattativa, la proliferazione e differenziazione cellulare e l'apoptosi.
Numerosi studi hanno dimostrato una relazione tra carenza di vitamina D e aumento del rischio di patologie acute e croniche come malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie infettive e condizioni neurologiche. |
|
L'assorbimento della Vitamina D
|
|
Questa vitamina viene assunta con la dieta e, in determinate situazioni di carenza, si ricorre anche a cibi arricchiti di vitamina D, farmaci o integratori a base di vit D. La quantità di vitamina D ingerita che riesce poi a raggiungere la circolazione sistemica può variare abbondantemente, a seconda di diversi fattori, come: la forma molecolare della vitamina ingerita, la matrice di cibo co-ingerito (ad esempio, la quantità e il tipo di acidi grassi e fibre alimentari), l'interazione con altri composti liposolubili, le secrezioni biliari, l'integrità della parete intestinale, il pH luminale gastrointestinale, fattori associati all'ospite (ad es. età, infiammazione, obesità).
|
|
|
Un altro fattore preso in considerazione che potrebbe influenzare positivamente la biodisponibilità di questa importante vitamina è l’utilizzo dei probiotici, che potrebbero giocare un ruolo nell’assorbimento a livello intestinale e nell’aumento dei livelli sierici.
|
|
|
Questa vitamina viene assunta con la dieta e, in determinate situazioni di carenza, si ricorre anche a cibi arricchiti di vitamina D, farmaci o integratori a base di vit D. La quantità di vitamina D ingerita che riesce poi a raggiungere la circolazione sistemica può variare abbondantemente, a seconda di diversi fattori, come: la forma molecolare della vitamina ingerita, la matrice di cibo co-ingerito (ad esempio, la quantità e il tipo di acidi grassi e fibre alimentari), l'interazione con altri composti liposolubili, le secrezioni biliari, l'integrità della parete intestinale, il pH luminale gastrointestinale, fattori associati all'ospite (ad es. età, infiammazione, obesità).
|
|
In questo ambito, è stato recentemente condotto uno studio italiano, presso le Università di Padova e di Milano, pubblicato sulla rivista Annals of Microbiology: Castagliuolo I et al; Co-administration of vitamin D3 and Lacticaseibacillus paracasei DG increase 25-hydroxyvitamin D serum levels in mice. Ann Microbiol. 2021;71(1):42
|
|
|
In questo studio preclinico, su modello murino, è stata testata:
LA CAPACITÀ DEL CEPPO PROBIOTICO L. PARACASEI DG®
DI AUMENTARE I LIVELLI SIERICI DI VITAMINA D
quando somministrato in associazione ad una preparazione commercialedi vitamina D3 in olio d'oliva. Il ceppo L. paracasei DG® è stato selezionato tramite un test in vitro, in cui è stata confrontata la capacità di solubilizzare il colecalciferolo di 6 ceppi probiotici appartenenti alla famiglia delle Lactobacillaceae (L. paracasei DG, L. paracasei LPC-S01, L. paracasei Shirota, L. rhamnosus GG, L. reuteri DSM 17938, e L. acidophilus LA5).
Le cellule di L. paracasei DG® hanno mostrato una maggiore capacità, rispetto agli altri ceppi testati, di aumentare significativamente il colecalciferolo nella fase acquosa e per questo è stato selezionato per lo studio nel topo.
|
|
|
In seguito, è stata testata, in modello murino, la capacità di L. paracasei DG® di aumentare i livelli sierici di Vit D quando somministrato in associazione ad una preparazione commerciale di Vit D3, secondo il seguente disegno:
DISEGNO DELLO STUDIO IN MODELLO MURINO
Veicolo (soluzione acquosa di saccarosio 20% + glicerolo 10%),Vitamina D3 (500 UI) e L. paracasei DG® (108 CFU)sono stati somministrati attraverso sonda gastrica.
|
|
|
L. paracasei DG® (108 CFU) somministrato in associazione alla vitamina D3 una volta al giorno per una settimana (gruppo VI), ha aumentato la concentrazione sierica di 25(OH)D di circa il 50% rispetto al gruppo di controllo, di circa il 62% rispetto alla sola somministrazione di vitamina D3 per 1 settimana (gruppo III) e di circa il 55% rispetto alla sola somministrazione di cellule di L. paracasei DG® (gruppo IV).
Secondo gli autori, la somministrazione di L. paracasei DG®, in combinazione con la Vit D3, può contribuire al mantenimento di adeguati livelli sierici di 25(OH)D.
|
|
|
I risultati preliminari di questo studio preclinico suggeriscono che la somministrazione combinata di L. paracasei DG® con colecalciferolo potrebbe contribuire al mantenimento di adeguati livelli sierici di 25-idrossivitamina D nei gruppi di popolazione a rischio di carenza di vitamina D.
|
|
|
|